venerdì 29 giugno 2012

Arrivederci a Zagabria


RICEVIMENTO DI ADDIO PER L' INVIATO PAPALE

"Ci vediamo a Zagabria"

Durante il ricevimento a Sarajevo si è proposto il libro 'in onore di Alessandro D'Errico'

Autore: Zoran Kresic

In effetti devo dire che mi dispiace lasciare la Bosnia perché mi sentivo a mio agio qui e ovunque si è aperto una porta. Qui lascio amici veri e rimarranno per me il punto di riferimento per il lavoro diplomatico e la Chiesa. In questi sentimenti contrastanti, posso dire che ho l'onore di andare a Zagabria a causa della grande importanza che la Croazia ha nella regione e a livello internazionale. Anche particolarmente importante è il rapporto tra la Croazia e la Santa Sede, e sono lieto di dire che vado in Croazia dove posso seguire anche gli eventi in Bosnia". Sono le parole dell'inviato del papa, l'arcivescovo Alessandro D'Errico, alla fine del mandato in Bosnia-Erzegovina che è caratterizzato da frutti di grande valore.


Molti frutti
Prima di tutto è l'accordo intergovernativo tra la BiH e la Santa Sede, che ha successivamente consentito l'adozione di un nuovo accordo sul militare e di incentivare la creazione di nuove diocesi e la nomina del vescovo Thomas Vuksic primo ordinario militare. Inoltre, nello stesso momento è stato nominato vescovo Mark Semren come il primo francescano dopo cinque decenni. E' stata motivata una commissione speciale internazionale per valutare il fenomeno di Medjugorje. Durante questo periodo, sono stati avviati molti altri processi e, soprattutto, il Vaticano si è dimostrato essere il più fedele amico della Bosnia-Erzegovina, con particolare attenzione, mettendo in evidenza le preoccupazioni circa la posizione della minoranza croata che rappresenta la maggior parte della comunità cattolica. Queste impressioni sono state raccolte durante un ricevimento di addio organizzato per il delegato apostolico nella casa sacerdotale di Sarajevo, ove è stato proposto il libro 'in onore di Alessandro D'Errico, Nunzio Apostolico in Bosnia' edito dalla Stiria e dalla Evening Gazette. Al Nunzio D'Errico è stato dato l'addio dei vescovi e di tanti sacerdoti e suore.

Regali
L'Arcivescovo di Sarajevo, cardinale Vinko Puljic nel porgergli i suoi doni ha detto: "Ringrazio Mons. Alessandro D'Errico, Nunzio Apostolico in Bosnia." Il segno dell'attenzione del cardinale conferito al Nunzio D'Errico è stato un barile con un bel po di brandy, poi una immagine della Cattedrale del Sacro Cuore in cui ha celebrato la messa il nunzio nel corso del suo servizio in Bosnia, e una penna per la 'firma' di documenti futuri. (Traduzione ad sensum)



1 commento:

  1. Grazie di cuore Mons. Alessandro D'Errico.
    Un sentito grazie per quanto sei riuscito a fare come Nunzio in Bosnia-Erzegovina. Un iniziale grazie per tutto quello che riuscirai a fare per i fratelli cattolici cristiani di Zagabria.
    I messaggeri e coloro che seminano e portano la pace nelle comunità, sono apostoli di Cristo in terra, anime e spiriti eletti; prescelti dal Signore e pedine nelle sue mani. Pertanto, sono consapevoli della loro dura e difficile missione costellata da una miriade di impegni, poco tempo per se stessi, tante conoscenze, ma altrettanta solitudine difronte alle difficili scelte da operare nei confronti di tante anime. Fratello mio maggiore, abbi cura di te. Il mio cuore ed il mio affetto ti sarà sempre vicino, così come tutte le persone che ti vogliono veramente bene. Sarai sempre nei nostri cuori e nelle nostre preghiere e pertanto ci serviremo dell’unica arma benefica e salvifica che possiede l’essere umano: "LA PREGHIERA". CRISTO REGNI - SEMPRE.

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