venerdì 22 giugno 2012

Il saluto alla diocesi di Banja Luka


Giovedì 14 Giugno 2012 Mons. D'Errico ha iniziato la visita di congedo alla diocesi di Banja Luka. E' stato accolto dal Vescovo Franjo Komarica insieme con il vescovo ausiliare Mark Semren ed altri religiosi.
E' stato poi accompagnato in visita al Ministero dei rifugiati e degli sfollati della Repubblica Serba per il colloquio con il Ministro Kordas.
Nella Cattedrale di San Bonaventura in serata Mons. D'Errico ha concelebrato la Santa Messa con i vescovi Franjo e Mark e con altri dodici sacerdoti, insieme con un'assemblea numerosa di suore e fedeli laici. L'omelia del vescovo Franjo ha riguardato anche l'opera del Nunzio nei suoi sei anni e mezzo in Bosnia-Erzegovina.
Al termine della Messa, il Nunzio Alessandro si è rivolto ai presenti sacerdoti, suore e fedeli. Tra le altre cose, ha ringraziato il vescovo Komarica, preti, monaci, suore e molti altri credenti che lo hanno sempre accolto calorosamente e amorevolmente come un rappresentante speciale del Santo Padre. Ha ricordato in particolare alcuni eventi lieti come la celebrazione dei 125 anni dalla fondazione della diocesi, il quinto anniversario della visita apostolica di Papa Giovanni Paolo II, la volontà di ricostruire la chiesa parrocchiale e il monastero di Petricevac, quindi il 140 ° anniversario dei padri fondatori del monastero trappista di "Maria Stella" a Banja Luka, e l'ordinazione episcopale di mons. Mark Semren vescovo ausiliare.
Egli ha sottolineato che il Santo Padre nutre un amore speciale per la Chiesa 'ferita' della diocesi di Banja Luka e continuerà, in particolare, a prendersi cura di tutti i cattolici in Bosnia-Erzegovina. Per sé ha detto che ha cercato di servire la Chiesa e tutte le persone nel paese, e di obbedire alla volontà del Santo Padre Benedetto XVI. Ritiene che anche da Zagabria il Nunzio può essere di aiuto agli sforzi della Chiesa in Bosnia per ripristinare la speranza e l'ottimismo per il futuro. Ha incoraggiato tutti con parole ispirate al Beato Papa Giovanni Paolo II, confidando nello sforzo e nella collaborazione di tutti, soprattutto nell'aiuto di Dio. Affida se stesso e il suo futuro ministero alla preghiera dei credenti della "cara diocesi di Banja Luka '".
Dopo la celebrazione della S. Messa e il breve incontro con i fedeli della cattedrale, il Nunzio D'Errico ha incontrato sacerdoti e suore nella sede dell'Ordinariato. Il Vescovo Komarica lo ha ringraziato per la grande attenzione che ha mostrato per la situazione dei cattolici nella diocesi di Banja Luka. In segno di gratitudine gli ha fatto dono di un ritratto del Beato Giovanni Paolo II prodotto da un artista cattolico di Bihac. (KTA) (sintesi)


1 commento:

  1. Il linguaggio dell’amore si innesca:
    nell’amicizia che unisce due o più persone che si sintonizzano tra loro per carattere, per ideali o per comuni esperienze di vita;
    quando porta l’uomo e la donna a cercarsi per unire insieme le loro esistenze;
    quando non è né amicizia né attrazione sessuale "esiste e basta" e può esprimersi liberamente a prescindere da questi ambiti.
    L’amore che si esprime in maniera totalmente gratuita, che non è condizionato dalla voglia o dallo stato d’animo, né dall’amabilità della persona alla quale si rivolge e ne tantomeno dal riscontro che se ne può avere.
    L’unica ragione che fa scattare questo amore è il bisogno della persona che sta davanti, la si ama perché ha bisogno di essere amata.
    Che quella persona sia riconoscente per questo e contraccambi oppure no, non importa, la si ama lo stesso. Questo è il vero amore.

    Carissimo don Sandro in nome dell'amore ti abbraccio e che nostro Signore ti dia tanta forza, coraggio e lungimiranza.

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