martedì 28 gennaio 2014

Risonanza su Radio Vaticana di eventi recenti della Chiesa Croata

Tra gli avvenimenti evidenziati in un recente notiziario (23 gennaio 2014) in lingua croata della Radio Vaticana sono stati commentati alcuni che riguardano il ruolo del Nunzio Apostolico a Zagabria. Il primo commento ha riguardato il comunicato divulgato dal Gabinetto del Sindaco relativo all'indirizzo di auguri per l'Anno Nuovo che S. E. Alessandro D'Errico, nella veste di Decano del Corpo Diplomatico, ha rivolto in Palazzo Dverce al Sindaco di Zagabria (vedi il post precedente su questo blog).
Gli altri commenti hanno riguardato due comunicati ufficiali, uno della Nunziatura Apostolica del 21 gennaio 2014 ed un'altro della Conferenza Episcopale Croata del 22 gennaio 2014.
Ambedue i comunicati sono stati emanati per confutare un articolo apparso il 17 gennaio 2014 sul periodico Globus, i cui contenuti sono stati proposti in chiave di lettura impropria e riferiti a fonti utilizzate per rimarcare presunte discordie ecclesiali. 
L'articolo, a tutto tondo intitolato “Bozanic non è il più importante”, in pratica ha cercato di mettere in risalto una diminuzione dell'importanza del ruolo dell'Arcivescovo di Zagabria che sarebbe legato ad un calo di fiducia in Vaticano verificatosi a causa di una posizione poco chiara da lui assunta nel merito della questione di Dajla (vedi questo post sul blog) che coinvolge i rapporti tra lo Stato, la Chiesa croata ed il Vaticano. La congettura del giornalista si estende anche agli orientamenti delle attività diplomatiche e all'importanza del ruolo assunti dal Nunzio Apostolico, il quale, godendo della diretta fiducia di papa Francesco e degli stretti legami personali con il Segretario di Stato Mons. Parolin, ed avendo molti contatti con i politici croati, andrebbe assumendo una crescente influenza nelle nomine episcopali, nelle scelte pastorali e nelle relazioni politiche in Croazia.
I comunicati della Nunziatura e della Conferenza Episcopale Croata hanno chiarito le questioni sollevate dall'articolo ed hanno precisato in maniera inequivocabile il ruolo concorde e sinergico svolto dalla Santa Sede, dalla Nunziatura Apostolica e dall'Episcopato Croato, nel determinare le scelte pastorali della Chiesa in Croazia.
I due comunicati sono leggibili in croato sull'Agenzia IKA ed ampiamente commentati dai media in rete. Di seguito riportiamo, nella taduzione ad sensum, il commento ai comunicati operato da Radio Vaticana.


Per quanto riguarda l'articolo di giornale sul rapporto tra l'episcopato croato e la Santa Sede, che è apparso di recente su alcuni media, la Nunziatura Apostolica, ha detto, il 21 Gennaio, di non essere a conoscenza di nuove direttive della Santa Sede circa le nomine episcopali in Croazia, le quali continuano ad essere preparate secondo le norme del Codice di Diritto Canonico. Inoltre, la Nunziatura Apostolica conferma la piena comunione di intenti e di servizio tra l'Episcopato Croato, la Nunziatura Apostolica e la Santa Sede.

Uno stesso annuncio per l'occasione è stato dato dall'Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Croata, che sottolinea che la selezione e la nomina di nuovi vescovi sono chiaramente regolamentate dal Codice di Diritto Canonico. Le procedure per l'elezione di nuovi vescovi, così come il ruolo dei singoli attori in questo processo, determinati dal CIC, differiscono da quelli descritti nel suo articolo sul settimanale "Globus" dal giornalista D. Hudelist. Inoltre è falso ciò che si afferma sul conto dell'arcivescovo di Zagabria, il cardinale Josip Bozanić, l'insinuazione di non avere alcuna influenza in Vaticano, e ciò che riguarda le decisioni del Nunzio nella Repubblica di Croazia, al quale lo stesso giornalista attribuisce il comportamento di avere molta familiarità con i politici croati. Evidentemente queste affermazioni ignorano il fatto che il Nunzio svolge il servizio di Decano del Corpo diplomatico, e risponde come Rappresentante del Santo Padre alle esigenze di dialogo e di contatti sia con i Vescovi croati e sia con le strutture politiche croate.

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