lunedì 6 ottobre 2014

Pellegrino alla Madonna Addolorata di Veliko Trgovišće

La guida preparata per i visitatori e i frequentatori di Veliko Trgovišće offre la lettura di un quadro storico e territoriale con densi riferimenti culturali ed economici. E' un luogo che alla fine del medioevo (XV secolo) ha iniziato il suo sviluppo che si è sempre più consolidato nel corso dell'epoca moderna fino ad oggi. Esso si è ritrovato ricco di tradizioni, di arte e di religiosità, sui percorsi commerciali e produttivi della regione a nord di Zagabria (Krapina e Zagorje); percui oggi è divenuto un luogo ricco di imprese e di iniziative, attrattivo sia per le escursioni (didattica turismo e pellegrinaggio) e sia per la residenzialità e la moderna villeggiatura. Nella regione Musei epocali, dalle stazioni preistoriche ai castelli feudali, le attrattive paesaggistiche e le mete religiose, pievi e santuari, l'accoglienza e la ristorazione, il wedding ricercato, sono esempi di un funzionale complesso culturale e produttivo. A sottolineare l'importanza di Veliko Trgovišće in questo complesso si aggiunge anche il richiamo del luogo natio del primo Presidente della Croazia Franjo Tudjman (1922-1990) che vi trascorse l'infanzia e frequentò la scuola che oggi è meta di visite.
Domenica 21 settembre 2014, dedicata alle celebrazioni religiose dell'hinterland zagabrese, il Nunzio Apostolico, accompagnato da padre Ivica Hadash s.j. e da mons. Jean François Lantheaume, ha raggiunto la località situata ad una quarantina di chilometri da Zagabria per presiedere l'Eucaristia nella Parrocchia dedicata alla Vergine Addolorata. Dai commenti riportati dalle Agenzie cattoliche, dai portali territoriali e parrocchiali, e non ultimi da quelli artistici ed accademici, si ricavano molti brani dell'omelia del Vescovo, insieme con impressioni che rimandano anche alla descrizione e alla conoscenza del territorio e delle sue tradizioni religiose e civili.
Leggiamo direttamente dal testo proposto da Laudato i contenuti teologici ed esortativi dell'omelia di mons. D'Errico e la descrizione dell'evento celebrativo.

Il Nunzio D'Errico ci esorta alla sofferenza per dare il proprio contributo al piano della redenzione dell'umanità

Il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia Alessandro d'Errico ha presieduto la solenne celebrazione, domenica 21 settembre, nella parrocchia della Beata Vergine Maria Addolorata a Veliko Trgovišće in occasione della celebrazione della Patrona del posto.

Prima della celebrazione della Santa Messa, il parroco del posto, il Rev. Ivan Dužaić, ha salutato il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, l’Arcivescovo D’Errico e il consigliere della Nunziatura Mons. Jean François Lantheaume. Ha indirizzato i propri saluti anche il sindaco di Veliko Trgovišće Robert Greblički, e si è rivolto anche al notevole numero dei giovani che proprio a Veliko Trgovišće desiderano contrarre il proprio matrimonio.

Nel suo saluto Mons. D’Errico ha sottolineato che è venuto a Veliko Trgovišće per essere vicino al parroco, il Rev. Ivan Dužaić, che in questo posto guida la parrocchia già da 18 anni. Il secondo motivo della visita a questa città è che qui è nato e ha trascorso la sua infanzia il primo Presidente croato Dott. Franjo Tuđman e il Nunzio sente una grande simpatia verso questo posto. “Sono venuto qui anche come pellegrino alla Madonna Addolorata. Sono contento di vedere qui molte famiglie giovani, che costruiranno il futuro. Sono particolarmente lieto di poter trasmettervi il saluto e la benedizione del Papa Francesco” ha detto il Nunzio Apostolico.

Nella sua omelia Mons. D’Errico si è soffermato sul Vangelo del giorno che riporta la scena nella quale Gesù consegna il suo discepolo Giovanni come figlio alla sua Madre. “Da quando Giovani è diventato il figlio della Beata Vergine Maria, egli rappresenta tutti i figli di Dio, come quelli del passato, così anche quelli del tempo attuale e quelli del futuro. Come figli anche noi vogliamo rivolgere i nostri sguardi verso Maria, Madre della Chiesa e Madre nostra. Consegniamo nelle sue mani tutte le nostre sofferenze quotidiane, perché Ella, sotto la Croce ha sofferto a causa dei patimenti (delle sofferenze) del suo Figlio” ha sottolineato il Nunzio Apostolico.

Poi ha spiegato che noi, come figli, dobbiamo affidare alla Madre di Dio Maria, tutte le nostre preoccupazioni e tutte le nostre sofferenze. “Maria ha sofferto sotto la croce, perché ha guardato il Figlio, il quale, pur essendo nel Cielo, ha scelto di essere sulla Terra per redimere i nostri peccati. Egli ha ristabilito, con la sua redenzione, la comunicazione tra gli uomini e Dio, e questa comunicazione è stata turbata dai peccati”.

Poi il Nunzio Apostolico ha spiegato che il vero cristiano mette Dio al centro della propria vita. “Maria ci chiede oggi se abbiamo messo Dio in centro della nostra vita – nella nostra vita privata, familiare e quella del lavoro. Il Papa Francesco ci invita a vivere la nostra vita cristiana in modo di andare verso i più bisognosi, i più poveri …” ha aggiunto il Nunzio.

Mons. D’Errico ha sottolineato che oggi abbiamo bisogno di evangelizzatori della Nuova Evangelizzazione, alla quale ci invita il Santo Padre. “Come fedeli non dobbiamo permettere che l’Evangelizzazione la facciano solo i sacerdoti, con il nostro battesimo tutti siamo invitati alla Evangelizzazione”, ha spiegato il Nunzio Apostolico.


Alla fine dell’omelia, Mons. D’Errico ha rilevato l’invito di Maria alla sofferenza nella vita quotidiana per redenzione dai peccati di tutta l’umanità. “Siamo più vicini a Dio quando soffriamo e per questo la sofferenza è molto importante per i cristiani. Oggi molti rifiutano la sofferenza, ma questa non è una prospettiva di Dio. Maria ci esorta a soffrire insieme con Gesù sulla croce per partecipare così nel piano della redenzione dell’umanità”, è stato il messaggio Mons. D’Errico. Dopo la Santa Messa il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, Alessandro D’Errico, ha visitato l’edificio dell’antica scuola frequentata dal primo presidente croato, Franjo Tuđman.



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