sabato 8 novembre 2014

La 46.a Assemblea Plenaria dei Superiori nel Monastero Carmelitano di Zagabria

Nel Monastero Carmelitano del Divin Cuore di Gesù di Zagabria, in due giornate sono state affrontati le tematiche connesse alla santità e all'esperienza monastica della vita consacrata in Croazia. L'incontro dei Superiori e Religiosi ha sortito l'elezione del cappuccino fra Jure Sarcevic come Presidente della HKVRPP, ed ha favorito importanti momenti di riflessione spirituale sulle realizzazioni passate e sui progetti nuovi in vista dell'Anno della Vita Consacrata. Nella seconda giornata della Conferenza dei Religiosi il Nunzio Apostolico, S. E. Alessandro D'Errico, ha presieduto la celebrazione eucaristica e, nel dialogo con i Religiosi presenti, ha avuto occasione di formulare importanti rilievi pastorali circa la vocazione e la testimonianza evangelica dei monaci e dei religiosi nel contesto della vita sociale contemporanea.
Il Portale di Laudato, che segue con un certo interesse le attività del Nunzio Apostolico in Croazia, ha riportato in buona sostanza i principali contenuti del discorso che Mons. D'Errico ha rivolto ai Religiosi nel corso della sua conversazione. Le altre Agenzie hanno pubblicato un resoconto delle due giornate ed hanno anch'esse evidenziato la partecipazione del Nunzio Apostolico.

Riporto una sintesi delle cose dette dal Nunzio rilevandole dal commento di Laudato.

Il Nunzio Apostolico in Croazia, mons. Alessandro D'Errico all'Assemblea Plenaria della HKVRPP

Nel monastero dei Carmelitani BSI a Vrhovcu a Zagabria, il 22 ottobre secondo giorno del 46.a Assemblea Plenaria della Conferenza Croata dei Superiori Maggiori e Superiori sul tema "Verso l'Anno della vita consacrata: chiamata universale alla santità - la santità dei religiosi", ha presenziato il Nunzio Apostolico in Croazia, mons. Alessandro D'Errico.

Il Nunzio Apostolico in Croazia D'Errico ha rivolto un plauso alla ex dirigenza della Conferenza e si è congratulato con la leadership neo-eletta della Conferenza. Egli ha sottolineato la gioia con la quale partecipa sempre alle riunioni religiose che si svolgono sul ruolo che i monaci hanno nella Chiesa e nella società. Egli ha sottolineato che l'inizio del nuovo mandato coincide con le più ampie aspettative della vita consacrata che sono caratterizzate dal nuovo spirito che propone Papa Francesco. Il Nunzio Apostolico si è rivolto a tutti i religiosi in Croazia evidenziando il contributo qualificato che possono dare nella ricerca delle vie della nuova evangelizzazione. Il Nunzio Apostolico ha poi parlato della chiamata universale alla santità e della particolare chiamata alla santità del monachesimo e della vita consacrata, e delle molte iniziative in tutto il mondo e in Croazia. Egli ha sottolineato che la chiamata alla santità è come un invito rivolto a tutti i cristiani, ma soprattutto ai monaci e alle monache che osservano i loro voti di povertà, castità ed obbedienza alla sequela di Cristo. Egli ha fatto notare che come ambasciatore della Santa Sede è per lui importante esortare i Religiosi ad impegnarsi secondo l'insegnamento di Papa Francesco e in relazione alle urgenze della Chiesa di oggi. Egli ha indicato il grande potenziale pastorale dei monaci e delle monache in Croazia. Ha esortato i Religiosi a rispondere con apertura, oltre il chiostro ed il monastero, a Dio servendo i fratelli e tutti senza distinzione, con particolare attenzione a quelli che sono lontani dalla fede. Nella nuova evangelizzazione e nella vita consacrata significa uscire e lasciarsi guidare dallo spirito di Gesù, nell'attesa e nella ricerca delle pecorelle smarrite. Santità significa fedeltà alla chiamata di Gesù: '"Andate e ammaestrate tutte le nazioni." “Uscire e camminare per diffondere a Chiesa", ha detto il Nunzio Apostolico . "Molte volte e in molti luoghi il Papa ha parlato di come abbiamo bisogno di essere Chiesa in movimento, non una Chiesa statica e solo erede del passato. Movimento significa andare a incontrare tutti; essere obbedienti allo Spirito. Come dice il Papa, dobbiamo permettergli di agire in noi nel silenzio, nella contemplazione, e, soprattutto, in tutte le nostre attività, le nostre responsabilità e nei talenti che abbiamo ricevuto. Come testimoni dobbiamo trasmettere gioia nonostante le difficoltà. Una gioia che si lega alla realizzazione del piano della salvezza. E' necessario vivere la santità della Chiesa, che è il bene in movimento, con la vista aperta sul mondo e soprattutto con la vista aperta al Regno di Dio. La Chiesa non deve essere limitata, ma deve andare incontro a tutti nel dialogo e nel rispetto". Questo è ciò che ha detto il Nunzio ai monaci e alle monache. Poi è seguito una conversazione dei monaci e delle suore con il Nunzio Apostolico della Chiesa in Croazia sui temi del recente Sinodo sulla famiglia. Al termine dell'incontro il Nunzio Apostolico ha ancora una volta esortato i monaci e le monache all'apertura senza pregiudizi, ricordando loro che il Papa Francesco a Rio ha detto di lasciare la sacrestia, e che non è sufficiente solo accettare chi entra nella chiesa, ma che dovrebbe uscire con il desiderio di servire.


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