lunedì 30 marzo 2015

Incontro con la Presidente della Repubblica di Croazia

Il portale della Presidenza della Repubblica di Croazia ha pubblicato un comunicato che riguarda l'incontro avvenuto il 27 Marzo 2015 tra la Presidente Sig.ra Grabar-Kitarović ed il Nunzio Apostolico l'Arcivescovo Alessandro D'Errico. Oggetto del colloquio è stata la visita ufficiale che la Presidente farà al Vaticano il 22 Maggio 2015; una visita attesa con gioia dal Santo Padre. Durante l'incontro le due personalità hanno parlato anche dei rapporti tra la Croazia e la Santa Sede e della situazione dei Croati di Bosnia-Erzegovina.
La notizia dell'incontro è stata divulgata dai principali media nazionali e dalle agenzie cattoliche; in particolare Vecernji list ha evidenziato l'importanza della visita della Presidente alla Santa Sede.
Propongo di seguito la traduzione ad sensum dal croato del comunicato della Presidenza della Repubblica.


La Presidente Grabar-Kitarović ha parlato con S. E. l’Arcivescovo Alessandro D'Errico, Nunzio Apostolico in Croazia.
Il Nunzio Apostolico ha trasmesso alla Presidente della Repubblica un messaggio del Santo Padre, il quale con grande gioia attende la sua visita ufficiale alla Santa Sede, il 22 maggio 2015.

Nel seguito del colloquio, la Presidente della Repubblica e il Nunzio Apostolico si sono soffermati sui rapporti tra la Repubblica di Croazia e la Santa Sede e hanno scambiato opinioni circa la situazione in Bosnia ed Erzegovina, e in particolare circa la posizione dei croati.


Eventi celebrativi e giubilari per l'episcopato croato

Tra il 20 e il 24 Marzo 2015, continuamente viaggiando in auto e attraversando la Croazia da est ad ovest, dalla Slavonia all'Adriatico, tra Zagabria Bjelovar Dakowo-Osiek e l'Isola di Krk, il Nunzio Apostolico ha vissuto e partecipato a momenti intensi e significativi per la vita ecclesiale e per l'episcopato croato. Il 20 Marzo ha partecipato con il Cardinale Bozanic ed altri Vescovi alla solenne concelebrazione per il 5° anniversario della fondazione della Diocesi di Bjelovar. Il 22 Marzo è stato all'isola di Krk per la Consacrazione del nuovo Vescovo (vedi questo post). Il 24 Marzo si è quindi recato in Slavonia per il 25° di Episcopato di Mons. Marin Srakic Arcivescovo emerito di Đakovo-Osijek.

I media cattolici e i portali diocesani hanno ampiamente seguito e narrato e descritto questi avvenimenti, evidenziando tutti la presenza e la partecipazione del Nunzio Apostolico in Croazia. La navigazione tra i link segnalati può dare il segno della presenza e della partecipazione dell'Arcivescovo Alessandro D'Errico che sono state espresse nello spirito della carità pastorale e in rappresentanza del Santo Padre.

Un particolare rilievo ha assunto la celebrazione del giubileo episcopale del Vescovo Srakic, che ha registrato la partecipazione della intera Conferenza Episcopale Croata e di molti Vescovi provenienti da altre regioni. Per questa occasione il Nunzio Apostolico ha pronunziato un indirizzo di saluto per il Vescovo celebrato ed ha letto il messaggio autografo in latino che Papa Francesco, per suo tramite, ha fatto pervenire al Vescovo Srakic. La cerimonia è stata narrata ed illustrata in maniera approfondita soprattutto sul portale ufficiale del'Arcidiocesi di Đakovo-Osijek segnalato tra i link. Di seguito propongo il testo intero ed originale del saluto del Nunzio Apostolico che contiene anche il messaggio in latino di Papa Francesco. 

XXV° di Episcopato dell’Ecc.mo Mons. MARIN SRAKIĆ
Arcivescovo emerito di Đakovo-Osijek
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Saluto del Nunzio Apostolico, Arcivescovo Alessandro D’Errico
(Đakovo, 23 marzo 2015)
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         Come Rappresentante Pontificio, sono lieto di partecipare a questa solenne Eucaristia giubilare, per il 25° anniversario dell'Ordinazione episcopale dell'Arcivescovo Marin Srakić. E’ per me motivo di grande gioia vedere qui convenuti non solo il Presidente della Conferenza Episcopale Croata, il Cardinale Arcivescovo di Zagabria e i Vescovi della Conferenza Episcopale Croata; ma anche il Cardinale Vinko Puljić, Vescovi dei Paesi vicini, l'Incaricato d'Affari della Nunziatura Apostolica in Serbia, Rappresentanti di altre Comunità religiose, autorità civili; tanti Sacerdoti, Religiosi, Religiose e fedeli laici. Questo mi pare il segno migliore della gratitudine sincera e profonda che tutti abbiamo verso di lui, per il bene che ha largamente dispensato durante i suoi 25 anni di ministero episcopale.
         Mi sia consentito di aggiungere che l'Arcivescovo Marin è una personalità che mi è molto cara. L'avevo conosciuto quando ero Nunzio Apostolico in Bosnia ed Erzegovina, per i tanti contatti che intercorrono tra la Conferenza Episcopale Croata e la Conferenza Episcopale di Bosnia ed Erzegovina, nel comune servizio al popolo croato. Di lui mi avevano colpito la saggezza degli interventi, la solidità della formazione umana e cristiana, lo spirito collegiale che egli riusciva a promuovere tra i Vescovi dei due Paesi. Poi, quando tre anni fa sono stato nominato Nunzio Apostolico in Croazia, ho trovato in lui un prezioso punto di riferimento, perché oltre che Arcivescovo di Đakovo-Osijek, egli era anche Presidente della Conferenza Episcopale.
         Qui a Đakovo feci la mia prima visita pastorale; qui sono tornato in varie circostanze, sempre accolto da lui con fraterna cordialità. Qui ho potuto costatare il paterno affetto che egli aveva per i Sacerdoti, i Religiosi, le Religiose e il popolo di Dio a lui affidato, e in particolare per l'allora suo Vescovo Ausiliare, Mons. Đuro Hranić, che poi Papa Francesco ha chiamato a succedergli nella guida pastorale dell'Arcidiocesi.

         Grazie allora, cara Eccellenza Arcivescovo Srakić, a nome del Santo Padre e dei superiori della Santa Sede, per l'esempio che ci ha dato e continua darci. Le auguriamo lunga vita e salute; e sopratutto L'accompagniamo con preghiera intensa, fiduciosi che l'eterno Signore della vita e della storia continuerà ad effondere su di Lei abbondanza di benedizioni e di grazie.
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         Ancora più lieto sono per il fatto che per questa felice circostanza anche il Santo Padre Francesco ha voluto inviare un messaggio autografo di felicitazioni, con una particolare benedizione, di cui ho l’onore di dare lettura:

Venerabili Fratri Marino Srakić, Archiepiscopo Metropolitae emerito Diacovensi-Osijekensi, celebranti vicesimum quintum annum a suscepta episcopali ordinatione, memores eius solertis ac frugiferi pastoralis ministerii necnon validae operae praestitae etiam ut Praeses Conferentiae Episcopalis Croatiae, eidem tam faustum eventum vitae ex corde gratulamur atque libentes impertimur Apostolicam Benedictionem, caelestium munerum nuntiam ac signum fraternae caritatis, petentes ab eo preces pro Nobis et Nostro Petrino Ministerio. Ex Aedibus Vaticanis, die XXIV mensis Februarii, anno MMXV. Franciscus”.


domenica 29 marzo 2015

La consacrazione del nuovo Vescovo di Krk

Il 22 Marzo 2015 nella Cattedrale dell'Assunta di Krk è avvenuta l'ordinazione del frate cappuccino Ivica Petanjak a vescovo di Krk (Veglia). Vescovi consacratori sono stati il Cardinale Josip Bozanic, Arcivescovo di Zagabria, il Vescovo Valter Zupan, emerito di Krk, e l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, Nunzio Apostolico in Croazia. Concelebranti anche il Cardinale Vinko Pulic, Arcivescovo di Sarajevo, numerosi Vescovi della Croazia e della Bosnia-Erzegovina, e frati cappuccini provenienti da ogni parte d'Europa. Due giorni prima, il 20 Marzo 2015, il Vescovo eletto aveva già prestato giuramento secondo la procedura canonica in una cerimonia presieduta dal Nunzio Apostolico nella Nunziatura di Zagabria.
Tutti i portali cattolici e quelli diocesani riportano l'avvenimento e gli interventi omiletici del cardinale Bozanic e del nuovo Vescovo con ampi commenti e gallerie fotografiche. Su Youtube è stato anche postato un video televisivo che ha ripreso l'intera cerimonia della Consacrazione e della lettura della Bolla Pontificia fatta dal Nunzio Apostolico. 



Incontro con il Primo Ministro

Il 18 marzo 2015 Il Nunzio Apostolico in Croazia si è incontrato con il Primo Ministro Zoran Milanovic. Il comunicato ufficiale del Governo fa riferimento all'incontro che è avvenuto “nell'ambito delle consultazioni regolari del Primo Ministro”. 
Temi principali del colloquio sono state “le Relazioni Bilaterali tra la Croazia e la Santa Sede, e la situazione nella Regione, con particolare attenzione alla Bosnia-Erzegovina”.
Il comunicato ufficiale è leggibile sul portale del Governo, sui principali media croati e sull'agenzia KTA della Bosnia-Erzegovina.




Giornata del Papa a Zagabria

L'Accademia Presidenziale ha organizzato per il 13 Marzo 2015, presso l'Istituto Pastorale dell'Arcidiocesi di Zagabria, la Giornata del Papa in onore dei due anni di Pontificato di Papa Francesco. Una occasione di riflessione e di dibattito che ha registrato la partecipazione di numerose personalità della cultura, della politica e del mondo ecclesiastico. Svariati portali croati hanno riportato e commentato l'evento e gli interventi programmati. L'Agenzia IKA ha dato anche un certo risalto alla partecipazione del Nunzio Apostolico, l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, il quale nel recepire il significato delle varie manifestazioni realizzate in onore del Santo Padre ha sviluppato a braccio alcuni concetti riguardanti gli impegni diplomatici della Santa Sede e le dimensioni della “Chiesa missionaria” sognata e voluta da Papa Francesco. 


Il messaggio di Papa Francesco all'Assemblea dei Consacrati di Croazia

Il 14 marzo 2015 si è tenuta al Santuario di Marjia Bistrica l'Assemblea Nazionale dei religiosi, monaci e monache, laici e laiche consacrati, della Croazia. La Celebrazione è stata presieduta dal cardinale Josip Bozanic insieme con numerosi vescovi e pastori. Il Nunzio Apostolico in Croazia, l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, ha letto e commentato il messaggio di Papa Francesco inviatogli tramite il Segretario di Stato il cardinale Pietro Parolin. Una bella galleria fotografica della celebrazione dell'Assemblea Nazionale è stata pubblicata da un portale multimediale che è raggiungibile con il link in fondo al post. Un'altra galleria è navigabile sul portale dell'Arcidiocesi di Zagabria, anch'essa linkata in questo post.
Riporto la traduzione ad sensum dal croato di alcuni brani commentati dal Nunzio e rilevati dalla divulgazione del comunicato della Nunziatura fattane da Vecernji list e da Laudato. Lo stesso comunicato arricchito dei saluti del Nunzio rivolti alla grande Assemblea dei partecipanti è leggibile anche su IKA.

In questo Anno della vita consacrata, il Vescovo di Roma chiede che viviamo il nostro presente con grande amore e gratitudine ricordando il passato, e ci incoraggia, in un ascolto attento a ciò che lo Spirito Santo parla alla Chiesa di oggi, ad impegnarci nel modo più perfetto per esercitare gli aspetti fondamentali della nostra vita consacrata e viverla nel presente con amore e nella comunione. Quella comunione tra i fratelli e le sorelle che il Romano Pontefice indica come espressione della profondità del cuore, perché dice che essere uomini e donne di comunione è essere presenti dove ci sono differenze e tensioni, è essere un segno visibile della presenza dello Spirito Santo e dell'unità dei credenti.
Il Santo Padre con tutto il cuore vuole che questa celebrazione sia come un'opportunità di rinnovamento di entusiasmo e di amore a Cristo per tutte le persone consacrate, e stimolo a vivere il nostro carisma con l'ispirazione dello Spirito Santo e per la gloria di Dio.







domenica 22 marzo 2015

Ricevimento del Corpo Diplomatico dalla Presidenza della Repubblica di Croazia

Giovedì 12 MARZO 2015 la Presidente Grabar-Kitarovic ha ricevuto il Corpo Diplomatico nel Palazzo Presidenziale di Zagabria. Ella ha rivolto il suo indirizzo di saluto ai Diplomatici presenti ed ha sviluppato un discorso improntato alla descrizione delle scelte internazionali della Croazia. I contenuti, che sono leggibili nei particolari pubblicati sul portale della Presidenza, hanno riguardato le tematiche della cooperazione internazionale, i Trattati Internazionale e l'Unione Europea (NATO e UE), lo sviluppo economico, le dinamiche della popolazione e delle migrazioni, le problematiche dell'ambiente, gli obiettivi della politica estera e della moderna diplomazia, le relazioni culturali e politiche con le altre aree europee ed internazionali.
A nome del Corpo Diplomatico accreditato, in qualità di Decano, il Nunzio Apostolico Alessandro D'Errico ha rivolto il suo saluto alla Presidente della Repubblica di Croazia. Nel suo discorso, rivolto in inglese, egli ha rimarcato i concetti espressi dalla Presidente della Repubblica con alcune sottolineature riguardanti le scelte del dialogo internazionale, l'orientamento europeo ed internazionale, e i riferimenti ai valori, anche ecclesialmente, condivisi dell'etica e della famiglia.

Il ricevimento è stato ampiamente descritto e commentato dal Portale ufficiale della Repubblica di Croazia e dai media e dalle agenzie nazionali. Di seguito propongo il testo originale in inglese del discorso tenuto da S. E. l'Arcivescovo Alessandro D'Errico.

DEAN OF THE DIPLOMATIC CORPS IN CROATIA

SPEECH AT THE RECEPTION HOSTED BY
HER EXCELLENCY MADAM KOLINDA GRABAR-KITAROVIĆ
PRESIDENT OF THE REPUBLIC OF CROATIA
ON THE OCCASION OF HER ASSUMPTION OF OFFICE

(Zagreb, 12 March 2015)

Madam President of the Republic of Croatia,
         On behalf of the Diplomatic Corps accredited in Croatia, and on behalf of  the International Organisations with headquarters in Zagreb, it is my honour and joy to thank you for your invitation to this reception and for the kind attention reserved to us soon after your assumption of office.
         Our memory of the solemn ceremony of February 15th and of your inspiring inauguration speech remains very vivid. We very much appreciated your call for national unity and consensus on key issues, your openness to the International Community, your keen desire to maintain and further develop good relations with neighbouring Countries, your support for membership of the South East European Countries in the European Family, and also your emphasis on the importance of family, religion and culture in the preservation of Croatian identity.
         As official representatives of our Countries, it will be an honour for us to share our concerns with Your Excellency about these important topics, and more generally about the hopes and challenges of our times. Moreover, we shall be pleased to extend our sincere collaboration for the development of Croatia and for prosperity and welfare of all Croatian citizens.
         Obviously we do not underestimate the problems which you have to confront in your daily duties, particularly the challenges coming from the global economic crisis, and some delicate situations at the local and regional levels, mostly inherited from the past. Nevertheless, bearing in mind the goals that you intend to achieve at the domestic and international levels, we are confident that under your wise guidance Croatia will be able to overcome the present difficulties, as it happened so many times in its history.
         Madam President of the Republic,
         Once again we congratulate you on your election and respectfully wish you all the best in your future activities. May God Almighty bless you and your family, the Government of Croatia and all those in various fields who contribute to the progress and prosperity of this noble Nation.
         Thank you very much!

                            + Alessandro D’Errico
                            Dean of the Diplomatic Corps
                            Apostolic Nuncio



domenica 8 marzo 2015

Incontro Europeo dei Direttori Nazionali delle Pontificie Opere Missionarie

L'importanza dell'Incontro si evince dai molteplici annunci delle Agenzie cattoliche che lo hanno preceduto (vedi questo post) e dalla risonanza dell'avvenimento che è stato seguito e commentato dai media cattolici della Croazia e degli altri Paesi dell'area dei Balcani. Lo stesso portale del Notiziario del Vaticano e la Radio Vaticana, riportando i contenuti dell'omelia di Mons. D'errico, hanno dato ampio spazio e divulgazione al valore che hanno assunto per la Chiesa Universale e per l'Evangelizzazione dei Popoli i 5 giorni dell'Incontro Europeo dei Direttori Nazionali del POM svoltosi a Luznica e al Santuario Mariano Nazionale di Marja Bistrica.

All'incontro ha partecipato, in rappresentanza di Papa Francesco anche l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, Nunzio Apostolico in Croazia, il quale ha presieduto la celebrazione eucaristica del 3 marzo 2015 al Santuario. Riporto il testo intero della sua omelia in italiano.


Incontro Europeo dei Direttori Nazionali
delle Pontificie Opere Missionarie

Santa Messa al Santuario Nazionale Mariano di Marija Bistrica
Omelia del Nunzio Apostolico
(3 marzo 2015)
  
         Consentitemi anzitutto di ringraziare vivamente il Rev. Antun Štefan, Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Croazia, per le parole di benvenuto che mi ha rivolto, e ancor più per l'invito a presiedere questa solenne Celebrazione eucaristica. L’ho accettato ben volentieri per l'importanza ecclesiale di questo Incontro Europeo dei Direttori Nazionali delle Pontificie Opere Missionarie; ed anche perché - sin dal momento in cui ne ho avuto notizia - esso mi ha fatto ritornare, con tanta gratitudine a Dio, agli anni intensi che ho trascorso in terre di missione,  in varie parti del mondo.
         Come Rappresentante Pontificio, mi è caro rivolgere un particolare saluto al Rev.mo Segretario Generale della Pontificia Opera Missionaria della Propagazione della Fede, Padre Ryszard Szmydki, e ai Direttori Nazionali di Paesi europei convenuti in Croazia in questi giorni, per uno scambio di esperienze, d’informazioni e di opinioni. Al tempo stesso, mi è caro esprimere loro viva gratitudine per il servizio prezioso che essi rendono alle missioni, con il loro impegno di animazione e di cooperazione missionaria, per portare il Vangelo ai popoli lontani, in ogni parte della terra. 
         Assieme ad essi, saluto fraternamente il Rettore di questo famoso Santuario nazionale mariano, Mons. Zlatko Koren, i Sacerdoti, i Religiosi, le Religiose, e tutti voi - cari fratelli e sorelle - che avete accolto l'invito dei vostri Pastori a venire qui oggi, per raccomandare alla intercessione di Maria i lavori di questo importante evento ecclesiale.
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         Con voi vorrei fare qualche breve riflessione circa la missione universale della Chiesa e l’urgenza di una nuova stagione evangelizzatrice, sulle quali Papa Francesco ritorna tanto  spesso.
         Ricorderemo che il Concilio Vaticano II ha affermato che la Chiesa è missionaria per sua natura, perché così l'ha voluta il Fondatore. Questo significa che la missione non è un optional, ma piuttosto una sua dimensione essenziale. E così, dopo il Concilio, i Papi che si sono succeduti hanno dedicato all'azione evangelizzatrice della Chiesa documenti importanti e parte considerevole del loro ministero. Tuttavia, direi che l'urgenza di evangelizzazione viene oggi ancor più sottolineata e riaffermata da Papa Francesco. Egli, sin dall'inizio del Suo pontificato, ha indicato la gioia di evangelizzare come dimensione fondamentale della Chiesa.
         Cosa dice Papa Francesco? E’ interessante notare che il Santo Padre pone proprio il mandato missionario di Gesù alla base del Suo programma pastorale. E cioè, invita a prestare dovuta attenzione alle ultime parole che il Maestro affidò ai discepoli, prima di far ritorno al Padre. Sono sempre importanti le ultime parole di persone care. Altrettanto e ancor più importanti devono essere per noi le ultime parole di Gesù. Quali sono? Quelle che abbiamo ascoltato dal Vangelo appena proclamato: "Andate, fate discepoli tutti i popoli, battezzate nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo" (Mt 28, 19). Queste parole risuonano oggi intensamente per noi, nella gioia di questo Incontro dei Direttori Nazionali europei delle Pontificie Opere Missionarie, e sono dirette a tutti, anche se in maniera diversificata. E tutti siamo invitati a sentirci coinvolti, a darci da fare, a far buon uso dei talenti ricevuti.
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         Allora ci chiediamo: cosa possiamo fare per vivere l'impegno di evangelizzazione secondo le prospettive e le direttive di Papa Francesco? Il Santo Padre indica tre campi per l’esercizio di questo impegno.
         C'è anzitutto il campo della pastorale ordinaria, che riguarda i fedeli che frequentano regolarmente le nostre comunità. E’ il campo che si estende specialmente ai Paesi di lunga tradizione cristiana, come la Croazia e tanti altri Paesi che sono qui rappresentati dai rispettivi Direttori Nazionali. Anche ad essi, anche a noi Gesù chiede di andare. E cioè, di costruire una Chiesa in uscita, che non si limiti semplicemente a conservare un’eredità ricevuta dal passato.
         Il Papa è molto chiaro: chiede una trasformazione di mentalità. Non è più tempo di pensare solo a conservare quello che ancor abbiamo. E' tempo di rimboccarsi le maniche e mettersi in movimento. Le nostre comunità sono invitate oggi più che mai ad andare per le vie del mondo, secondo l'invito di Gesù, e dare la loro testimonianza di annuncio gioioso del Vangelo, in un atteggiamento di apertura, dialogo, comprensione, senza chiudersi a nessuno. In particolare, il Papa aggiunge che dobbiamo privilegiare le periferie del mondo; e cioè i poveri, gli ammalati, gli esclusi, le categorie sociali che più avvertono la necessità di sostegno e di conforto. Per tutti dobbiamo essere strumenti della misericordia di Dio, della Sua tenerezza, del Suo amore per ogni uomo ed ogni donna.
         Il secondo campo di evangelizzazione è collegato al primo. Esso riguarda i lontani: i battezzati che non vivono le esigenze del battesimo, e coloro che per vari motivi si trovano ad essere agnostici, o atei, o disinteressati alla proposta di Gesù. Anche questo campo richiede molta attenzione da parte delle nostre comunità. Se vogliamo essere fedeli alle ultime parole di Gesù, non possiamo limitarci ad osservare questo triste fenomeno. Invece, dobbiamo avere il coraggio e lo zelo apostolico di andare per le vie del mondo, renderci presenti, fare il primo passo, nei modi che lo Spirito Santo suggerirà a ciascuno. Il tutto ovviamente deve essere accompagnato da preghiera intensa, affinché questi nostri fratelli possano riscoprire la gioia della fede e dell'incontro con Dio.
         C'è poi l'ambito più specificamente missionario: la proclamazione della Buona Novella a coloro che ancora non conoscono Gesù o l’hanno sempre rifiutato. Sono passati due mila anni. Ci sono ancora tante aree del mondo, dove vivono persone che non conoscono Gesù. Ebbene, le nostre comunità non possono non avvertire la necessità e l’urgenza di andare e offrire anche ad essi la gioia del Vangelo. E’ per questo che lo Spirito di Dio regolarmente ispira a tante persone generose di lasciare la loro patria, come Abramo, e andare verso terre lontane.
         Com’é noto, la Croazia ha una grande tradizione missionaria, che si continua ancor oggi. Dobbiamo rendere grazie a Dio per i tanti missionari croati che operano in terre lontane: Sacerdoti, Religiosi, Religiose, fedeli laici. Per esperienza personale - per gli anni che ho trascorso in terre di missione - so bene che la vita dei missionari non sempre è facile: per la diversità di culture e di abitudini, per mancanza di mezzi e di personale, per vere e proprie persecuzioni che talvolta essi devono subire. E, per esperienza personale, so pure quanto sia importante la preghiera e il sostegno delle Chiese che inviano i propri missionari. Perciò, oggi vogliamo pregare specialmente per i nostri missionari, e vogliamo assicurare che continueremo a dare il nostro sostegno anche materiale per lo svolgimento della loro missione.

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          Un’ultima breve osservazione. Questi tre campi di evangelizzazione sono strettamente collegati tra loro, perché la Chiesa è essenzialmente missionaria: essi sono solo tre aspetti di un’unica realtà, che è la Chiesa voluta da Gesù. Inoltre, da tale prospettiva, la missio ad gentes deve essere la forza trainante, perché l’ansia di evangelizzare ai confini - testimoniata da missionari santi e generosi – non può non aiutare le comunità a realizzare una pastorale in uscita efficace, e un rinnovamento delle strutture e delle opere.
         Possiamo allora comprendere il sogno di Papa Francesco, di cui Egli parla al n. 27 della Evangelium Gaudium, nella Sua sollecitudine di Supremo Pastore della Chiesa: "Sogno una scelta missionaria - Egli scrive - capace di trasformare ogni cosa". E cioè, una Chiesa in movimento, che si apra agli orizzonti del mondo, ad un servizio della comunione e della cultura dell'incontro. Una Chiesa dalle porte aperte, simbolo di luce, amicizia, fiducia. Una Chiesa tesa ad annunciare e testimoniare la gioia del Vangelo. E' il sogno che oggi soprattutto vogliamo accogliere senza riserve, insieme ai nostri Vescovi, che seguono con tanta attenzione le indicazioni pastorali che il Santo Padre offre giorno dopo giorno, con il Suo magistero e con il Suo esempio di vita.
          L’augurio per la nostra amatissima Chiesa di Dio che è in Croazia, che si fa preghiera dinanzi alla Madonna, è che la sensibilità missionaria (per la “missio ad gentes”) - che da sempre contraddistingue le nostre comunità - possa meglio ispirare, animare e sostenere l’impegno per una nuova evangelizzazione. Di questo avvertiamo l’urgenza e la necessità, insieme a Papa Francesco: sia per ciò che riguarda la pastorale ordinaria, sia per ciò che concerne la doverosa sollecitudine per i lontani.
         Pertanto, dinanzi alla Madonna vogliamo pregare affinché si avverta sempre più l’urgenza di una trasformazione di mentalità, come spesso ripete il Papa.  E cioè, la necessità di guardare al presente e al futuro della Chiesa evangelizzatrice, piuttosto che al passato. E quella di renderci disponibili al-l’azione dello Spirito di Dio, che anima la Chiesa, “con generosità e coraggio … senza divieti né paure ” (EG. 33), e senza ricorrere al “comodo criterio pastorale del ‘si è sempre fatto così’ ” (ib.).

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         A Maria - Madre della Chiesa evangelizzatrice e Stella della nuova evangelizzazione - affidiamo i lavori di questo importante evento ecclesiale, ma anche le nostre speranze e il nostro impegno. A Lei chiediamo di aiutarci a dire, con gioia e piena disponibilità, il nostro “sì” all'invito di Gesù a far risuonare la Buona Novella in tutte le nostre attività. Attraverso Lei, chiediamo dal Padre Celeste – che ha inviato per noi il Figlio Gesù, e continua ad operare tra noi con la forza dello Spirito Santo - che la gioia del Vangelo si accresca nelle nostre comunità e nessuna periferia sia privata della sua luce. Amen!


Visita del Nunzio Apostolico alla Provincia Francescana OFM di Zagabria

Domenica 1 Marzo 2015 Mons. D'Errico ha visitato il Convento di San Francesco al Kapitol di Zagabria, sede della Provincia Francescana Croata OFM dedicata ai Santi Cirillo e Metodio, ed ha presieduto la celebrazione eucaristica della sera. La visita, fortemente caldeggiata dai Frati, ha assunto un particolare significato ecclesiale, sia per il riferimento al tempo liturgico della Quaresima e sia per la riflessione legata all'Anno dei Consacrati. Le principali agenzie Cattoliche e i portali religiosi hanno dato grande risalto all'avvenimento con ampi commenti e riporto di brani notevoli delle cose dette sia dai Frati e sia dal Prelato. Alla celebrazione hanno partecipato il vescovo di Kotor, mons. Ilija Janjic, numerosi frati e sacerdoti, e sono stati presenti nella folta assemblea il sindaco Milan Bandic ed altre personalità pubbliche. Propongo una sintesi ricavata dalla lettura dei post croati con traduzione ad sensum di brani notevoli.

Il Nunzio Apostolico, accompagnato da p. Ivica Hadas s.j., è stato accolto nella veste del rappresentante del Papa con parole di gratitudine dal Padre Provinciale Elia Vrdoljak: "Sono particolarmente lieto di salutare, a nome della Provincia Francescana Croata dei Santi Cirillo e Metodio, in particolare a nome dei Frati che operano in questa chiesa e convento di S. Francesco sul Kaptol, e in questo giorno di Quaresima, Voi come inviato del Papa Francesco per condividere amicizia e fede. Benvenuto!".
Il Nunzio all'introduzione ha salutato i Frati e i presenti: "Sono contento che questa sera possiamo pregare insieme e pensare al bene e per il bene della Chiesa e della società, che stiamo cercando di servire, tanto più che questo incontro capita nell'Anno della vita consacrata, che in un modo speciale è dedicato ai monaci […] Stasera voglio portare una benedizione speciale del Santo Padre Francesco con l'augurio che gli anni della vita consacrata possano portare molto frutto". Egli ha poi continuato nello stile del dialogo con l'assemblea la sua omelia sul tempo della Quaresima nella Chiesa: "La Quaresima è un tempo di grazia, questo è il momento favorevole per noi. Per arrendersi a Dio e riconciliarsi con Dio". Ha poi dialogato con semplicità e chiarezza con l'assemblea chiamando anche una bambina a rispondere a qualche domanda sulla Quaresima. Ha esortato i fedeli a porre Gesù al centro della propria vita, ed essi hanno ripetuto con lui il messaggio principale del vangelo della Domenica: “Questi è il mio Figlio diletto. Ascoltatelo!”.
Al termine della celebrazione il Padre Guardiano Zdravko Lazic gli ha rivolto parole di ringraziamento per la visita al Convento. Nel suo discorso di chiusura il Nunzio ha ribadito il messaggio di Papa Francesco a tutti di andare specialmente incontro ai poveri, ai malati, ai deboli, e verso coloro che non credono. Ha detto che Papa Francesco insegna che tutti dobbiamo andare ad annunciare la gioia del Vangelo. Alla fine ha impartito la Benedizione Apostolica del Santo Padre.
Il Nunzio è stato poi guidato in visita per le sale e gli ambienti del Convento che ospita un quarantina di religiosi, ed ha recepito la descrizione delle varie e frequentate iniziative ecclesiali che si realizzano, sia nell'ambito francescano proprio e sia nella collaborazione con la Chiesa diocesana: Catechesi, Formazione, Liturgia, Carità, Mensa, Terz'Ordine.
Il Nunzio Apostolico ha rimarcato l'importanza dell'apporto dei Frati ringraziandoli per il loro ricco servizio alla Chiesa: "In Croazia vi sono circa 800 monaci che lavorano insieme con circa 1.600 sacerdoti diocesani, e vi sono circa 3500 suore. Ho conosciuto direttamente la vostra comunità, come siete organizzati e come agire. Il vostro servizio è ottimo. In qualità di rappresentante del Papa, vorrei dire che stiamo guardando con grande speranza a voi come una forza viva che può portare avanti il messaggio di Papa Francesco, che si lega alla vostra spiritualità e alla freschezza del Vangelo. Il Papa vuole la Chiesa chiamata a vivere la semplicità e perciò si è chiamato Francesco. Il Papa dice: “vai, vai”. Non possiamo stare seduti ed essere immobili. C'è il richiamo costante ad andare di persona. Il medico va dal malato non dal sano. Il Papa sogna una Chiesa missionaria, una Chiesa che non dice: “E' sempre stato così”, una Chiesa, che ha la porta aperta e che non si chiude all'azione dello Spirito Santo. E' il sogno del Papa. La Chiesa in Croazia ha una caratteristica speciale, che è la fedeltà alla Sede Apostolica. Continua la tradizione di fedeltà. Oggi il successore di Pietro si è chiamato Francesco. La fedeltà alla Sede Apostolica è la fedeltà a Francesco. I monaci e la famiglia francescana sono sensibili al messaggio del Papa. Voi siete la speranza di Papa Francesco e la speranza della Chiesa. Siate fedeli al vostro carisma francescano. In questo modo si renderà un grande servizio non solo al Papa, ma anche a tutta la Chiesa in Croazia. Grazie!".

Il Ministro provinciale, Fr. Elia Vrdoljak con gratitudine ha donato al Nunzio Apostolico una medaglia della Provincia Francescana Croata dei Santi Cirillo e Metodio, una monografia sul centenario della Provincia, un libro sull'arte barocca della Provincia, e un libro sui Francescani di Vukovar nella guerra. Alla fine il Nunzio Apostolico ha personalmente salutato ogni francescano stringendo loro la mano e benedicendo tutti con gioia. 




lunedì 2 marzo 2015

Visita del Nunzio Apostolico all'Università di Zagabria

L'Università di Zagabria ha postato sul suo portale ufficiale in rete una serie di incontri ad alto livello, politico economico ed ecclesiale, avvenuti negli ultimi giorni di Febbraio. In primo piano anche visivo ruotano sulla home page alcune immagini: quella dell'incontro con la Signora Kolinda Grabar-Kitarović, Presidente della Repubblica di Croazia, quella di una Convegno sull'Economia e sul Lavoro, e quella della Visita del Nunzio Apostolico S. E. Mons. Alessandro D'Errico. La visita è durata alcune ore ed ha offerto l'occasione di approfondire anche nella prospettiva ecclesiale temi e questioni di fondamentale importanza per la vita sociale e culturale in Croazia.
Sul portale dell'Università si legge il comunicato ufficiale che è stato divulgato anche dalle principali agenzie e media. Lo leggiamo nella traduzione ad sensum, con il contributo di P. Ivica Hadas s.j. collaboratore del Nunzio Apostolico.

Martedì 24 febbraio 2015 il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, mons. Alessandro D'Errico, ha visitato l'Università di Zagabria. Nel rettorato lo ha ricevuto Rettore Prof. Ph. D. Damir Boras insieme con i suoi collaboratori: la Vice-Rettore per gli studenti, per lo studio e la gestione della qualità, Prof. Ph. D, Ivana Cukovic-Bagić, il Vice-Rettore per la scienza, per la cooperazione interistituzionale e internazionale, Prof. Ph. D. Milos Judas, il Vice-Rettore per le Arti e la posizione internazionale dell'Università, Prof. art. Mladen Janjanin, il Prof. Ph. D. Tonci Matulic, il Decano della Facoltà Teologica Cattolica, il Consigliere speciale per lo scambio interculturale e il dialogo, il Prof. Ph. D. Damir Knjaz, Preside della Facoltà di Scienze Motorie, il Consigliere speciale per la comunicazione sociale e lo sport.
Dopo le parole di benvenuto di cortesia e di scambio di doni, l'incontro è proseguito in una conversazione cordiale e amichevole. Il Nunzio D'Errico nella sua introduzione ha delineato la sua visione del ruolo dell'Università, in particolare dell'Università di Zagabria, nella costruzione della società e della cultura croata. Ha ringraziato per le buone relazioni all'interno dell'Università, specialmente con la Facoltà di Teologia Cattolica e con la Chiesa locale. Egli ha sottolineato che tra i compiti principali dell'Università, oltre alla ricerca e all'insegnamento, si debba coltivare la promozione del dialogo, della tolleranza, il pluralismo e l'apertura come un valori importanti della formazione culturale completa dei futuri professionisti.
Rispetto a queste esortazioni il Rettore Boras ha espresso la visione personale in relazione al ruolo dell'Università di Zagabria, intesa come la più antica tra le grandi e produttive istituzioni di istruzione superiore croate; una visione che corrisponde alle opinioni e le aspettative di cui sopra.
Gli altri partecipanti alla riunione hanno espresso le loro osservazioni personali e professionali, e durante la conversazione si sono affrontate questioni importanti per la società croata che nel momento storico attuale richiedono risposte adeguate. Nel ricerca di tali risposte appare insostituibile il ruolo della comunità accademica, che deve impegnarsi a promuovere autentici valori umani. In questo ruolo la Chiesa può aspettarsi il sostegno incondizionato e di aiuto.
Alla fine del colloquio, oltre ai ringraziamenti per la visita e l'ospitalità, reciprocamente è stata espresso la buona volontà per nuovi incontri e colloqui.



Incontro in Nunziatura con il Fondatore del Giardino delle Rose Blu

Il portale della Fondazione Onlus Il Giardino delle Rose Blu, operante nel campo del Volontariato e della Solidarietà Internazionale, riporta la notizia dell'incontro avvenuto il 4 Febbraio 2015 nella Nunziatura di Zagabria tra il fondatore don Ermanno D'Onofrio e il Nunzio Apostolico in Croazia Mons. Alessandro D'Errico. La Fondazione è particolarmente presente nei Balcani da oltre un ventennio, e realizza tra le altre iniziative il Progetto di un Campo Permanente di volontariato e di collaborazione presso l'ospedale per disabili di Gornja Bistra.
Mons. D'Errico dal 2012 non fa mancare la sua attenzione e la sua partecipazione a questa meritoria iniziativa che vede l'impegno di migliaia di volontari che provengono soprattutto dall'Italia.
Su questi post del blog si possono vedere gli eventi degli anni scorsi a cui ha partecipato l'Arcivescovo D'Errico. Il link al portale della Fondazione consente l'approfondimento della conoscenza della sua mission e delle sue iniziative.
Di seguito leggiamo il comunicato dell'udienza in Nunziatura riportato direttamente dalla Fondazione.

Il 4 febbraio alle 11:30 don Ermanno D’Onofrio Presidente della Fondazione Internazionale Il Giardino delle rose blu è stato ricevuto da S.E. Mons Alessandro D’Errico Nunzio Apostolico in Croazia presso la Nunziatura Apostolica.
L’incontro, durato più di un’ora, è stato molto confidenziale e positivo. Il Nunzio ha voluto essere aggiornato sui Progetti che i volontari portano avanti sia in Croazia che in Bosnia Erzegovina e, come sempre, ha dimostrato vicinanza ed incoraggiamento per l’Operato della Fondazione.
Don Ermanno ha avuto la possibilità di aggiornare il Vescovo anche sui numeri dei volontari che, ad oggi, sono partiti per Gornja Bistra aderendo al Progetto del Campo Permanente. 8222 ad oggi le presenze contate!
Il Nunzio ha desiderato anche essere aggiornato sui passi del progetto La Casa delle rose che prevede la realizzazione, a Gornja Bistra, di un Centro Europeo di formazione al volontariato internazionale, mostrandosi favorevole ed entusiasta ed offrendo, qualora occorra, il proprio sostegno.